Se sei abituato ai vinsanti di tipo commerciale, quelli per intendersi che si impiegano giusto per la bagna di alcuni dolci, devi assolutamente ricrederti. In Toscana sul Vinsanto non si transige: c’è una sorta di religione in materia che impone non solo una precisa modalità di produzione ma anche un gusto ed un aroma specifico, che solo i Vinsanti tirati fuori dai caratelli di rovere nelle vinsantaie di Toscana possiedono.

Che sia un prodotto unico lo si nota già dal colore, così diverso da quello dei passiti o dei vini da dessert tradizionali…

Già dal colore si nota che il Vinsanto Toscano è unico: al posto di un color caramello intenso proprio di alcuni vini passiti, questo assume una tonalità ambrata con evidenti riflessi dorati o paglierini a seconda dell’invecchiamento. Lungi dall’essere la perfetta conclusione del pasto, il Vinsanto toscano ne è parte integrante: un vero e proprio vino caldo, morbido ed avvolgente ma allo stesso tempo incredibilmente acido e sapido al palato. Siamo ben lungi dallo stucchevole gusto di molti prodotti che trovi in commercio e proprio per questo motivo s’abbina egregiamente con la pasticceria secca della tradizione toscana, con forti note di pepe e spezie capaci di abbattere il dolce del miele o dello zucchero, come nel caso del Panforte senese piuttosto che dei Ricciarelli.

Vinsanto e frittelle di San Giuseppe
Vinsanto e frittelle di San Giuseppe – ItalyzeMe CC BY-NC-ND 2.0

Miele, mandorle tostate, frutta secca ed una punta di spezie o di legno. Ma il suo segreto è che non è mai troppo dolce al gusto… 

Fermati per un momento ad assaporarlo e cerca di catturarne i sapori di base: miele, amaretti, frutta secca e mandorle tostate, una punta di speziatura e di legno e poi uno spettro che si amplia o si restringe a seconda dell’invecchiamento e della fermentazione. Sono i sapori della tradizione dolciaria e speziale senese e fiorentina, le due maggiori provincie di produzione del Vinsanto toscano. Ringraziamo la “madre del Vinsanto” per questo eccezionale bouquet di aromi e sapori!

Preparato con estrema cura solamente da grappoli scelti, il Vinsanto toscano non è mai troppo dolce e questa caratteristica ne fa la conclusione perfetta per il fine-pasto, anche quando non hai più spazio per nient’altro. Anzi, provalo come digestivo e rimarrai sorpreso! Ma se ti avanza un certo languorino, abbinalo ad una fettina di panforte o panpepato, con cantucci, cantuccini di Prato o cavallucci all’anice, oppure con i ricciarelli. L’unico consiglio che ti do è di non inzupparci dentro biscotti o biscottini! Finiresti per rovinare il gusto del tuo Vinsanto cambiando anche il sapore del biscotto finito a “bagno”. Se poi ami sperimentare, ti consiglio un bicchiere durante il pasto, da accompagnare ad un formaggio Marzolino o Raviggiolo, oppure ad un Pecorino toscano fresco o leggermente stagionato. Se poi finisci la bottiglia non me ne volere: un bicchiere di Vinsanto tira l’altro!

Vinsanto toscano e ricciarelli, tipici biscotti senesi di pasta di mandorle
Vinsanto toscano e ricciarelli, tipici biscotti senesi di pasta di mandorle – ItalyzeMe CC BY-NC-ND 2.0