Cavalieri, tiratori, contradaioli e bandiere dovrebbero essere iscritti nelle meraviglie di Toscana, al pari del buon vino, dei paesaggi mozzafiato e della straordinaria cucina. Qui, nella Toscana più autentica e popolare, appena inizia la bella stagione, paesi e città esplodono in una gioia estatica dietro al palio di turno e non si tratta di semplici rievocazioni per turisti ma di vere e proprie ragioni di vita per ogni abitante.

Siamo andati in giro per la provincia di Siena e per te abbiamo selezionato le 9 giostre e rievocazioni che più ci hanno entusiasmato. Te le raccontiamo brevemente in questo articolo… Dopotutto anche noi siamo toscani, con il sangue dei contradaioli e dei quartieristi che ci scorre vivo nelle vene! Per quanto riguarda invece le tante manifestazioni che non abbiamo ancora menzionato, le troverai come al solito più avanti, nei nostri viaggi del domani.

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Poggibonsi – L’Archeodromo “live”

Passiamo ora alle rievocazioni, dove alla competizione si mescolano lo spettacolo e l’abilità di sbandieratori, cavalieri, balestrieri, danzatrici e falconieri che tanto attirano turisti ed appassionati provenienti da ogni angolo d’Italia!

Strumenti da orafo all'antico mercato organizzato durante la Disfida della Valdelsa, presso la Fortezza di Poggio Imperiale a Poggibonsi
Strumenti da orafo all’antico mercato organizzato durante la Disfida della Valdelsa, presso la Fortezza di Poggio Imperiale a Poggibonsi – ItalyzeMe CC BY-NC-ND 2.0

Siamo in cima al colle che domina la cittadina senese di Poggibonsi, che da qualche anno ha saputo reinventarsi seguendo le orme del suo passato ma con quella giusta dose d’innovazione l’ingrediente che rende un progetto, un successo. La Fortezza ed il Poggio Imperiale sono sede dell’Archeodromo, ricostruito villaggio longobardo “live” che organizza tutto l’anno eventi e seminari, coinvolgendo studenti da tutto il mondo, cittadini e avventori. Ce lo ha fatto scoprire il nostro amico David, poggibonsese tra gli organizzatori. Se anche tu sei un appassionato, qui troverai davvero una cura quasi maniacale per il rispetto dell’epoca: gli archeologi che hanno ideato il progetto hanno offerto tutto il loro supporto nella scelta di materiali, tecniche, manufatti, gruppi storici ed attività artigianali per animare un mercato del XIII-XIV secolo. Tanta cura anche nella ristorazione: ingredienti e ricette sono stati curati dai professori dell’Università di Siena. A proposito: lo sapevi che la Pappa di pane era in origine senza pomodoro?! Noi lo abbiamo scoperto qui!

Scopri le attività organizzate al Poggio Imperiale

 

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