Questa verticale di Gewürztraminer a Wine&Siena 2019 è stata una vera e propria full immersion nei profumi dell’Alto Adige guidata da personaggi d’eccellenza: il sommelier Emerito FISAR e Chianino DOC Nicola Masiello ed il patron della manifestazione Helmuth Köcher che ha lasciato da parte il suo aplomb Altoatesino per mostrare il suo lato d’italica passione alla platea qualificata dei degustatori, come solo un vero e proprio Ambasciatore della propria terra sa fare. Un duo ottimamente assortito che si è controbilanciato in maniera magistrale permettendoci di intuire le sfumature che i differenti produttori hanno voluto comunicare nelle proprie etichette.

Palazzo Sansedoni

Due parole su Palazzo Sansedoni, location di tutto rispetto. Sede della Fondazione del Monte dei Paschi, per i senesi “mamma Fondazione” è un luogo dove capisci fin da subito quanto Siena fosse (sia?) incredibilemente ricca. In tutti i sensi. Vedere Piazza del Campo da questa angolazione privilegiata è una piccola emozione che vorrei provare durante il Palio. Chi vuol capire capisca. Ahem…

Gewürztraminer, oltre lo scioglilingua

Il Traminer aromatico (gewürz significa “spezia”) è uno dei quattro vitigni aromatici per eccellenza e, come da manuale, è come se nel calice avessi un plateau di litchi, banane e melone giallo, servito su di un letto di fiori di ginestra e tiglio, coronati da petali di rosa. Il tutto completato dal classico finale leggermente amarognolo. Benché le annate fossero relativamente recenti, l’obiettivo di queste cantine era dimostrare che i Traminer dell’Alto Adige possono essere degli ottimi bianchi da invecchiamento. Ecco i contendenti:

  1. Weingut Ritterhof – Auratus (2017)
  2. Elena Walch – Vigna Kastelaz (2017)
  3. Castelfeder – Von Lehm (2017)
  4. Bellutti – Weinberghof  PLON (2017)
  5. Kellerei Tramin – Nussbaumer (2017)
  6. Schrekbichl Colterenzio – Lafòa (2017)
  7. Baron Longo – Hohenstein (2016)
  8. Tenuta J. Hofstätter – Kolbenhof Vigna (2016)

Com’e andata a finire?

L’Auratus ha aperto le danze donando tutto quello che ti aspetti da un Traminer con in più sbuffi di erbette aromatiche uniti ad una delicata nota di cera d’api ed un sorso vibrante che mi hanno fatto sentire come se stessi passeggiando in montagna a primavera. Il Vigna Kastelaz ha scelto di giocare su note più femminili e pastose anche per agevolare l’invecchiamento: sarei curioso di risentirlo fra qualche anno. Von Lehm molto fresco e sapido. Weinberghof con una nota molto persistente di delicati petali di rosa. Nussbaumer punta ad essere elegante e bilanciato ma a mio avviso un po’ troppo diafano. Lafòa portava al naso un netto sentore di pasticceria che sovrasta un po’ troppo sul tutto. Su Hohenstain sorvolo perché la bottiglia non era in forma. Kolbenhof è stato una vera sorpresa con le sue ulteriori note agrumate che ricordavano il pompelmo ed il sentore di ghiaia: inaspettato per un Traminer del 2016!

Kolbenhof esce vincente dalla competizione con Aratus come ottimo secondo e Weinberghof terzo per la suadenza dei profumi. Lafòa vince la sfida dell’eleganza per la scelta della bottiglia ma soprattuto per l’etichetta, davvero molto bella.

 

Complimenti a tutti i partecipanti e aspetto di vedere le evoluzioni future che questi ottimi produttori sapranno dare a questo meraviglioso vitigno!