“Buona strada” è l’augurio che veniva fatto ai pellegrini al momento della partenza. Dopo essersi fermati in sosta in qualche taverna, per rifocillarsi con pane ed acqua oppure con una calda zuppa e del vino, durante il lungo tragitto della via Francigena.

A San Quirico, in una delle tappe toscane della Francigena, si tiene ogni anno un Festival per celebrare l’Orcia D.O.C.

Ma è anche l’augurio che faccio alla D.O.C. Orcia a poche ore dalla chiusura dell’annuale Orcia Wine Festival che ha avuto sede nel suggestivo borgo di San Quirico d’Orcia, nel cuore della Val d’Orcia toscana, proprio sul tragitto della via Francigena.

Un vino che ne sta facendo di strada…

Perchè come un pellegrino che intraprende la via con animo ancora acerbo ma con una meta precisa ed una gran determinazione, anche la D.O.C. Orcia ne ha fatta di strada per arrivare fino a qui, a quindici anni dalla sua nascita. E tanta ancora ne farà per consolidare un patrimonio vitivinicolo che in queste zone arriva da lontano ma che ha saputo rinnovarsi e conquistare già le basi di una sua piena indipendenza.

Siamo tra le sale affrescate di Palazzo Chigi, splendido palazzo che sorge dinanzi alla Pieve dei Santi Quirico e Giulitta a San Quirico, reduci della presentazione annuale del vino Orcia D.O.C., organizzata dal Comune di San Quirico d’Orcia, dal Consorzio Vino Orcia in collaborazione con ONAV Siena e tutti i produttori vitivinicoli. Tre giorni all’insegna della scoperta di un vino che nasce ufficialmente nel 2000 e che ha la carica e l’energia di un “nuovo nato” nel panorama delle denominazioni toscane.

La DOC Orcia è un vino giovane e “rampante”, che cerca di affermarsi con indipendenza e tipicità oltre gli spesso ingombranti cugini Nobile e Brunello

Ancora poco conosciuto se paragonato con i cugini – nonché “vicini di casa” – Nobile di Montepulciano e Brunello di Montalcino, le cui aree di produzione confinano con la propria, l’Orcia D.O.C. è un vino “rampante”, proprio come il pellegrino che muove i suoi primi passi sulla via Francigena, desideroso di godersi i piaceri del viaggio e le consapevolezze che ne trarrà.

Deciso e di carattere impetuoso, è la base Sangiovese a conferire al vino quelle gradevoli caratteristiche di spigolosità che riescono a tradurre appieno le splendide dissonanze del paesaggio valdorciano in ogni singolo bicchiere. Ed è per questo che l’Orcia D.O.C. ha carattere: perchè non è mai uguale, come le colline della Val d’Orcia

Il carattere della D.O.C. Orcia

L’Orcia DOC è un vino che incarna alla perfezione il proprio territorio di produzione: mille sfumature e dolcissime contraddizioni, come solo la Val d’Orcia sa essere

In fondo ho notato che l’Orcia D.O.C.  rispecchia appieno la sua terra: d’impatto è tannico e dal carattere forte, esattamente come il paesaggio valdorciano può sembrare brullo e spigoloso in cartolina. Poi giri attorno ad una collina o cammini sui declivi e ti rendi conto di quanto la natura sia qui dolce ed armoniosa. Così assapori l’Orcia e grazie ai bouquet ed al lavoro di blend realizzato in cantina, questo ti rivela una complessità di aromi ed una nota finale elegante, amabile. Dunque cosa potrebbe esserci di più riuscito del conciliare apparenti opposti come questa terra e questo suo vino?

Bevi un bicchiere di Orcia D.O.C. e non puoi non ritrovare le caratteristiche di questa valle nel vino che stai bevendo: quelle colline apparentemente brulle ma in realtà fertili e dal profilo sinuoso, un tempo considerate aride ma oggi tra le meraviglie dell’umanità; la sapienza della cultura contadina che qui si è trasmessa di padre in figlio portandosi appresso anni di duro lavoro in vigna; l’umiltà della gente della Val d’Orcia, che senza pretenziosità è riuscita ad ottenere una denominazione d’origine per un prodotto che qui veniva realizzato da sempre ma che aveva solo bisogno di un paio di ali per spiccare il volo.

Maiolica raffigurante un pellegrino sulla via Francigena
Maiolica raffigurante un pellegrino sulla via Francigena – ItalyzeMe CC BY-NC-ND 2.0

Un vino in costante evoluzione

Ed è stato grazie ad una interessantissima degustazione organizzata da ONAV che ho compreso l’evoluzione dell’Orcia D.O.C. negli anni. Partito da una buona base – d’altro canto il terroir non può tradire in questa parte della Toscana – l’Orcia D.O.C. ha intrapreso negli anni un cammino evolutivo che lo ha portato sulla strada del consolidamento della sua identità, staccandosi sensibilmente dai condizionamenti delle due D.O.C.G. toscane maggiori che vengono prodotte a due passi.

É grazie al carattere visionario di un pugno di produttori che durante gli anni questo vino ha saputo consolidare il legame con il territorio ed affermarsi nel panorama enologico italiano

Grazie alla vitalità, al coraggio ed all’intraprendenza di un pugno di viticoltori desiderosi di dare rilievo ad un vino che rappresentasse in tutto e per tutto il territorio in cui viene prodotto, oggi la D.O.C. Orcia è una tra le più promettenti denominazioni toscane ed Orcia Wine Festival si presenta, di anno in anno, come un evento sempre più dinamico ed intrigante, tra degustazioni, wine classes, collaborazioni con artisti e cuochi del territorio nonché una ottima interazione con noi amanti della comunicazione web.

Insomma, proprio come si direbbe ad un pellegrino che intraprende la via Francigena e che compie i suoi primi passi inseguendo un sogno ed una fede, con l’ardimento nel cuore ma anche con le prime pillole di saggezza nell’animo:

“Buona strada D.O.C. Orcia e che tu possa raggiungere – vendemmia dopo vendemmia – la tua meta!”