Impossibile non notare i cartelli appesi alle maggiori enoteche lungo via di Gracciano nel Corso e poi sparpagliati in tutta la città. Difficilissimo resistere alla curiosità di farcisi un giro dentro. Sono i sotterranei di Montepulciano, che ristrutturazioni ed adattamenti hanno reso ambienti straordinari per la tua degustazione o semplicemente una visita fuori dal comune da portare con te una volta rientrato a casa.
I sotterranei di Montepulciano: tombe etrusche, antichi fondachi e cantine d’invecchiamento
Ambienti di lavoro, stalle, antichi pozzi, tombe etrusche: le odierne cantine sotterranee d’invecchiamento hanno un grande passato da raccontare…
Senza nulla invidiare ai sotterranei di molti altri centri storici, anche Montepulciano con le sue botteghe, tombe e cantine costituisce davvero un perfetto esempio di quando si dice “2 città in una”. Questo perchè molti dei nobili palazzi che incontrerai nel tragitto possedevano in origine un esteso sistema di cunicoli, pozzi e cripte in tufo, roccia o mattoni probabilmente d’origine ancor più antica. Questi ambienti fungevano da stalle, locali di lavoro, di stoccaggio e conservazione di grano e provviste piuttosto che per allocare le cisterne d’acqua che così andavano a risolvere l’annoso problema dell’approvvigionamento idrico dei centri sorti sulle alture.
In alcuni casi durante i lavori di scavo e sistemazione dei fondachi sono state anche rinvenute tracce di sepolture etrusche. Un esempio su tutti lo troverai all’interno del negozio Porta della Cavina in Piazza delle Erbe. Il locale, ubicato proprio sotto l’antica porta d’accesso alla seconda cinta muraria di Montepulciano, doveva essere stato nel Medioevo un ambiente per le guardie incaricate di riscuotere le gabelle di entrata ed uscita dalla città. Entrando sarai invitato a visitare le tombe sulle quali è stato edificato l’intero palazzo: scenderai per un suggestivo tunnel scavato nel tufo e ti ritroverai all’interno di un ambiente funerario etrusco con due tombe, probabilmente una appartenente ad una famiglia agiata e l’altra alla servitù. Chiudi gli occhi e prova ad immaginare il locale come doveva presentarsi all’epoca della sua costruzione: un ambiente interamente affrescato con i colori accesi tipici della civiltà etrusca, rischiarato nell’ombra solo dalle lucerne accese sull’altare e reso più umano dalle offerte dei familiari desiderosi di auspicare ai defunti un piacevole passaggio.
Qui il vino Nobile dentro le robuste botti gode al meglio del microclima tipico dei sotterranei
Ma torniamo un attimo indietro… Quel che resta di tutto il sistema di sotterranei-depositi che ti ho descritto è custodito all’interno di alcune botteghe che troverai lungo la prima parte di via di Gracciano nel Corso, merito di aziende storiche del territorio che negli ultimi decenni hanno convertito lo strabiliante sistema di cunicoli in locali d’invecchiamento visitabili. Qui il vino custodito dentro robuste botti di rovere può godere al meglio del microclima umido dei sotterranei. Se visiterai la ‘Città sotterranea‘ a pochi passi dalla colonna del Marzocco, prima di un buon bicchiere di Nobile, avrai anche modo di ammirare antichi attrezzi da lavoro rinvenuti nelle campagne ed i resti di alcune sepolture etrusche trovate durante i lavori di scavo.
Una cattedrale sotterranea a Montepulciano
Un’altro esempio di antichi fondachi divenuti cantine d’invecchiamento sono le strabilianti Cantina del Redi in via di Collazzi, nella cerchia esterna sottostante via Ricci e Piazza Grande. Se avrai l’occasione di visitarle ti troverai davanti uno spettacolo raro: si scende fino al cuore dello sperone tufaceo di Montepulciano per ritrovarsi in una sorta di cattedrale sotterranea con pilastri alti fino a 7 metri che sorreggono volte e navate, proprio come accadrebbe in una chiesa gotica. Tra i pilastri ed i reperti archeologici etruschi matura ed invecchia il Vino Nobile, in uno scenario che toglie davvero il fiato: non stupisce che recentemente questi ambienti siano stati scelti come set per girare alcune scene di New Moon, ultimo atto della popolare saga Twilight.
Il tunnel: una favola della mia infanzia a Montepulciano
Proprio come Monteriggioni, anche Montepulciano ha la sua leggenda di un tunnel che portava fuori dalla città…
Quando ero piccola gli anziani del paese mi raccontarono di un passaggio segreto che avrebbe collegato Montepulciano alle campagne circostanti. Con molta probabilità si trattava di una via di fuga risalente al periodo medioevale, che qui in Toscana fu caratterizzato da lunghi e frequenti assedi tra città nemiche e che, come nel caso di Monteriggioni, rendeva necessario predisporre tunnel per evacuare la popolazione in caso di guerra. Beh, questa storia ha affollato per anni i miei pensieri finchè una occasione mi ha portato a scoprire, all’interno del giardino di una villa privata, lo sbocco di un tunnel medioevale, che andrebbe – posto che sia vera la mia teoria! – dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie fino alla villa in questione, nei pressi del moderno Ospedale di Nottola. Purtroppo lo sbocco appartiene ad un giardino privato e non è pensabile scavare per scoprirne di più ma se avete notizie più approfondite in merito, non esitate a contattarci!