Montepulciano, la città del ‘500 rinascimentale che porta la firma di Antonio da Sangallo. Adagiata su di un’altura per proteggere i suoi abitanti dai miasmi della Valdichiana paludosa ed insalubre che qui ti ho raccontato, di meraviglie rinascimentali ne possiede tante. Non è piccola e raccolta come Pienza né altrettanto fortificata e maestosa come Montalcino, ma è una delle perle più belle del rinascimento Toscano.
Montepulciano è distesa e sinuosa dalle pendici alla cima del suo colle, lenta come il ciclo della vite che qui si coltiva da secoli ed al contempo complessa come solo le cose uniche sanno essere. E possiede quella particolare poesia che qui trasforma ogni gesto in qualcosa di straordinario.
Visitarle una dopo l’altra come molte guide consigliano di fare, significa addentrarsi nel più puro Rinascimento architettonico e filosofico toscano: le forme dei palazzi, gli spazi urbani, i decori e soprattutto le idee che ci stanno dietro e che hanno guidato la mano di artisti ed urbanisti sembrano star lì a raccontarci che un nuovo periodo era cominciato. Un periodo di rinascita e di floridezza economica, di nuovo respiro per le arti e di rinnovato ottimismo sociale.
Perchè visitare Montepulciano: cosa ci ha affascinato
Montepulciano merita un visita approfondita. Se non altro per il connubio arte straordinaria + enogastronomia di qualità che una volta sul posto vi conquisterà!
La visita di Montepulciano ci ha entusiasmato nel suo crescendo di bellezza e di luce: man mano che risalivamo la città, ci trovavamo innanzi una atmosfera sempre più chiara ed illuminata. I sotterranei bui e segreti scavati nel tufo e poi l’accatastarsi degli edifici sul Corso, in taluni tratti stretto, buio ed interrotto solamente da imponenti edifici in bugnato, fino a rischiarare lo sguardo con la luminosa spazialità che s’incontra una volta giunti alla sommità, in quella Piazza Grande dove si affacciano maestosi palazzi nobiliari con le loro linee classicheggianti e quella razionale disposizione dei pieni e dei vuoti che caratterizza il ‘500 toscano. Lo stesso itinerario che qui ti suggerisco di percorrere: un crescendo di bellezza e complessità che percorre a ritroso la storia stessa di Montepulciano. Proprio nello stesso senso in cui si corre ogni anno il Bravìo, forse la migliore occasione per vedere una Montepulciano festosa che celebra in maniera insolita il proprio prodotto d’eccellenza, il Vino Nobile.
Alcuni spunti di visita a Montepulciano
Il percorso che vi proponiamo va dal basso verso l’alto. Ma vi assicuriamo che la meraviglia supererà la fatica del percorso.
Un percorso che ci ha ispirato al punto tale da tornare più volte a Montepulciano, ogni volta per arricchire il viaggio con un nuovo particolare curioso da scoprire. Come quella volta che siamo stati ad Anteprima Vino Nobile per scoprire più da vicino un vino estremamente elegante, adatto a sposarsi con ogni pietanza così come ad essere consumato da solo, in compagnia di un libro e di un focolare. O come l’itinerario alla scoperta dell’artigianato artistico compiuto ad agosto in occasione del Bravìo, quando nell’attendere la gara siamo andati alla ricerca delle botteghe dove generazioni di artigiani realizzano preziosi manufatti impiegando materiali naturali e le tecniche di una volta. E poi l’arte e la visita dei più nascosti edifici di Montepulciano: un dedalo di chiese dalle forme barocche o rinascimentali, un teatro che non t’aspetteresti in una cittadina così ed un Museo che ogni anno organizza mostre sublimi dedicate agli artisti che hanno fatto grande questo territorio. Tutti dettagli che ti faranno scoprire una Montepulciano che sembra bastare a se stessa. Ma che scoprirai piacevolmente serbare molto altro…
Dopo aver visitato la città ed averti raccontato quei particolari che più ci hanno affascinato, ti condurrò alla scoperta del vino che si produce nelle campagne circostanti, quelle preziose colline dalle quali Montepulciano ha tratto nei secoli la sua gloria e la sua maggior fonte di ricchezza. Poi da qui partiremo assieme alla volta di Pienza, Chianciano Terme, Torrita di Siena, la Val d’Orcia e poi via verso Cortona, Lucignano ed Arezzo… Prima però concediamoci una pausa nel bellissimo prato antistante il Santuario di San Biagio, che da secoli sorveglia silenzioso la cittadina di Montepulciano e sembra scrutare immobile l’orizzonte fin verso Pienza.
Che dici, partiamo?