In tutto questo nostro quotidiano parlare di antichi sapori della tradizione toscana, ci è sorta spontanea una domanda: ma è ancora possibile gustare i sapori genuini e semplici di una volta?

Un grande focolare per fare la brace che servirà a cuocere le pietanze
Un grande focolare per fare la brace che servirà a cuocere le pietanze – ItalyzeMe CC BY-NC-ND 2.0

Dove trovare i veri piatti della tradizione contadina in provincia di Arezzo? Alla Festa del Tegame, a Monte sopra Rondine!

Non ti nascondiamo che ci siamo incappati per caso, mentre sfogliavamo l’elenco delle Sagre gastronomiche aretine del terzo weekend di Settembre, animati dalla scarsa voglia, per una sera, di allontanarci troppo dalla città. Ad un certo punto ci siamo fermati nel leggere “Antica Festa del Tegame – Monte sopra Rondine“. Non riuscivamo a crederci: tante pietanze della tradizione a così pochi metri da casa! E siamo andati in avanscoperta…

In passato le famiglie contadine di Monte sopra Rondine potevano far festa solo pochi giorni l’anno. Uno di questi era la Festa della Madonna Addolorata

Come nacque la festa

Abbiamo incontrato Giulio Frasconi, presidente della Festa, che ci ha raccontato che il piccolissimo paese di Monte sopra Rondine nel corso del 1900 era abitato in gran parte da contadini e braccianti. Persone semplici ma capaci di arrangiarsi e di provvedere da sè a condurre una vita spesso più dignitosa e genuina della gente di città. Gli abitanti del paese vivevano di ciò che erano capaci di produrre, vendendo il più delle volte la carne ed il pollame per acquistare sementi, utensili ed abiti per i membri della famiglia. Solo durante le feste comandate era ammesso il consumo della carne ed allora il paese erompeva in una grande festa

Una di queste ricorrenze era la Festa patronale della Madonna Addolorata: le famiglie si recavano in Chiesa di buon ora, poi ciascuna massaia preparava il pranzo per parenti ed amici, avvalendosi di grandi tegami per la cottura dei cibi. Dimenticati forni a microonde e tecnologia: ognuno usava ciò che aveva per soddisfare quel desiderio di pietanze che si accumulava per lunghi mesi!

Trippa bianca con gli odori alla maniera di monte sopra Rondine
Trippa bianca con gli odori alla maniera di monte sopra Rondine – ItalyzeMe CC BY-NC-ND 2.0

Il tegame aveva un ruolo fondamentale: era qui che tutti i cibi venivano messi a cuocere

Crostini coi fegatini di pollo e coniglio, ribollita, maccheroni fatti a mano e conditi con gli inusuali sughi di carne; e poi polli, conigli e anatre cotte al forno a legna ed ancora grifi, trippa e fegatelli di maiale, zuppe e dolci della tradizione contadina erano solo alcune delle pietanze che arricchivano la tavola delle famiglie di Monte sopra Rondine, che solo per alcuni giorni l’anno potevano far festa, celebrando l’importanza del cibo per la vita quotidiana.

I contadini di Monte sopra Rondine erano soliti chiamarla “Festa del Tegame“, in onore agli utensili di casa, usati dalle massaie per cuocere i cibi. Erano loro le vere protagoniste di una festa che ogni famiglia era solita celebrare in casa propria e che invece oggi rivive coinvolgendo tutto il paese.

Grifi, ribollita, trippa, fegatelli, arista, maccheroni, nana in porchetta, cinghiale in umido sono solo alcune delle specialità della Festa

La festa oggi: cosa mangiare

Così da almeno 40 anni, grazie alla volontà degli abitanti del paese, la Festa ha ripreso vigore ed oggi ogni prima metà di settembre, è possibile gustare i migliori piatti della tradizione toscana e soprattutto aretina, compresi i celebri “grifi” ovvero pezzetti di muso di vitello sgrassati e bolliti con gli odori; la trippa all’antica ovvero le interiora di mucca pulite, tagliate e bollite con gli odori dell’orto; i fegatelli di maiale rosolati con l’alloro e le prelibate anatre in porchetta qui chiamate comunemente “nane“; l’arista di maiale all’antica, per non parlare delle tantissime altre bontà della tradizione.

Ci siamo innamorati di questo incredibile tesoro, così che siamo tornati due volte di seguito per riuscire ad assaggiare tutto. Ed oggi ti possiamo davvero dire che ne vale la pena: la Festa del Tegame, così come i suoi antichi sapori, crea davvero un po’ di dipendenza!