Fu scritto sopra Porta Camollia, “Cor Magis Tibi Sena Pandit“*.
E difatti per aprire se stessa, alla città di Siena, non basta un pomeriggio. Ci vorrebbero almeno due giorni per scoprirne alcune delle più nascoste meraviglie. Ma purtroppo non sempre è possibile e molto spesso ci si trova costretti a dedicare a questa città, come a molte altre città toscane, nulla più di una giornata di visita. Quello che troverai qui pertanto vuole essere solo un piccolo compendio in 8 tappe da visitare, dedicato aviaggiatori inarrestabili, che nonostante il poco tempo a disposizione, cercano sempre di non farsi mancare i luohi più suggestivi, riservandosi i particolari per una gita futura!

Posteggia vicino a Fontebranda ed inizia l’itinerario a piedi con la Chiesa di San Domenico ed il complesso dedicato a Santa Caterina, patrona di Siena

  1. Fontebranda

    Il nostro itinerario non può non iniziare da quelle che sono le fondamenta della grandezza di Siena: l’impianto idrico che ne assicurò l’approvvigionamento attraverso una estesa rete di bottini e di fonti, peraltro necessarie allo sviluppo artigianale della città. Ecco allora che vi proponiamo di visitare una delle fonti simbolo di Siena, tra le più belle: quella Fontebranda immersa tra le case e le vie che Santa Caterina, patrona d’Italia, percorreva in gioventù.

  2. La chiesa di San Domenico

    Appena in cima al poggio, come a sorvegliare la fonte, sorge la Chiesa che custodisce proprio le reliquie della Santa, altro luogo che vi consigliamo caldamente di visitare. Ci si arriva da Fontebranda, attraverso un suggestivo percorso che passa dalla casa-museo di Santa Caterina. La chiesa appare così spoglia se paragonata ai marmi policromi ed agli ori del Duomo ma davvero molto suggestiva. Entrambe sembrano guardarsi e mostrare due speculari idee di Siena che coesistono armonicamente: l’una povera, semplice ma alquanto maestosa, l’altra ricca in decorazioni, opulenta ed emozionante. Una dinanzi all’altra sulle due opposte colline.

Segui le indicazioni per Piazza del Campo e ti ritroverai direttamente in via Banchi di Sopra, in Piazza Salimbeni. Un consiglio per pranzare? Consorzio Agrario di Siena coi suoi prodotti tipici!

3. Via Banchi di Sopra

Un percorso obbligato più che consigliato, se non altro perchè è la via principale che permette di arrivare dritti dritti al cuore di Siena. Dalla basilca di San Domenico prendiamo la strada che ci conduce in centro, arrampicati tra vie di pietra non troppo ardue da percorrere. Spunta in cima, all’improvviso, la bianca sagoma di Palazzo Salimbeni, sede della Fondazione Monte dei Paschi. Una breve sosta per un pranzo-spuntino a base di tipicità locali al Consorzio Agrario, a pochissimi passi dalla piazza ed imbocchiamo la brulicante via Banchi di Sopra, tra vetrine ed antichi palazzi nobiliari come il Palazzo Tolomei, antichi rivali dei Salimbeni, entrambi protagonisti di curioso quanto leggendario episodio che qui ti raccontiamo. Una breve pausa caffè all’antico bar Nannini che troverai sulla sinistra nel Corso e poi via verso la Loggia della Mercanzia per ammirarne le forme tra gotico e rinascimento giusto un attimo prima d’imboccare uno dei vicoli che conducono in Piazza!

4. Piazza del Campo e Palazzo Pubblico

Un’altro luogo simbolo della città. Ci arriviamo attraverso un suggestivo passaggio sotto i palazzi addossati alla piazza, come un sorta di preparazione mistica alla visione che ci attende. Una volta entrati non facciamo altro che girare la nuca per cercare d’abbracciarla tutta con lo sguardo: dalla candida Fonte Gaia al Palazzo Pubblico maestoso ed elegante, dalla Torre del Mangia che sembra toccare il cielo alle forme perfette dei palazzi, che sembrano fondersi con lo spazio surreale di questa piazza unica al mondo. Ci stendiamo in uno dei 9 spicchi di cotto e cerchiamo d’immaginarla roboante ed estatica nel giorno del Palio, quando si respira l’anima vera di Siena. Poi ci dirigiamo verso il Palazzo Pubblico: non vediamo l’ora di percorrere le sale che trasudano quel Medioevo dimenticato, fatto di libertà comunali e di grandi provvedimenti popolari raffigurato negli affreschi del Lorenzetti, di Simone Martini, di Duccio, del Sodoma e del Beccafumi.

Segui via Banchi di Sopra fino alla Croce del Travaglio, qui, accanto alle Logge della Mercanzia immettiti in Piazza del Campo

5. Complesso del Duomo

Usciti dal Palazzo Pubblico riprendiamo il prolungamento di via Banchi di Sopra, via di Città, inebriati dalla musica che echeggia dalle sale dell’Accademia Chigiana e viriamo a destra in via del Castoro, seguendo le indicazioni per il complesso del Duomo nella cui piazza entriamo da una suggestiva quinta teatrale: il “Facciatone” incompleto che nel progetto del 1339 doveva diventare parte terminale di un esorbitante Duomo Nuovo, dalla grandezza mai vista al tempo. Ti consigliamo di riservare l’intero pomeriggio per una visita completa, senza considerare il bellissimo Museo dell’Opera del Duomo, che custodisce anche una reliquia del Santo dalla spada nella roccia, Galgano e che analogamente meriterebbe una visita approfondita. Potrai così goderti in tutta calma e con il tempo dovuto lo splendido pavimento allegorico, il Battistero, la Cripta con i resti delle precedenti Cattedrali e se vorrai tornare a Siena, anche un suggestivo tour dall’alto, intitolato “La Porta del Cielo” che ti porterà proprio fin sopra il camminamento del “Facciatone”, a godere di una vista straordinaria tra le guglie della Cattedrale.

6. Santa Maria della Scala

Altro itinerario che ti suggeriamo è quello tra le bellissime sale affrescate dell’Ospedale di Santa Maria della Scala – che ha questo nome perchè antistante le scale del Duomo -, che ti introdurranno a curatissime mostre d’arte contemporanea e ad un suggestivo viaggio nell’archeologia etrusca e romana, attraverso i sotterranei del Museo Archeologico Nazionale. Piccolo appunto: anche questo complesso merita una visita approfondita della durata di almeno un paio d’ore. In assenza di tempo non cercare di affrettarti: il Santa Maria della Scala, come molti altri tesori di Siena, va visitato con la lentezza tipica dell’armonia e della bellezza, per goderne tutte le meraviglie…

Esci dalla Piazza e segui le indicazioni per il Duomo. É una tappa imperdibile del tuo breve viaggio a Siena. Se invece hai più tempo a disposizione non perdere il Battistero ed il Santa Maria della Scala

7. Fortezza Medicea.

Penultima tappa che non dovrebbe mancare in un buon itinerario senese è la Fortezza Medicea. Al riparo di querce secolari i poderosi torrioni fatti costruire da Cosimo I ti accompagneranno fino alla sede di Enoteca Italiana, scrigno di vini di tutta Italia. Qui potrai degustare ed acquistare le migliori bottiglie d’Italia, in compagnia di esperti sommelier, oltre a prenotare una pausa golosa a base di piatti tipici reinterpretati in maniera fantasiosa e genuina per un pubblico internazionale.

Per concludere il tour recati in Fortezza. Qui, all’Enoteca Italiana potrai degustare ed acquistare le migliori bottiglie di vino italiane

8. Porta Camollia

Torniamo pian piano alla macchina ripercorrendo l’intero cammino, un ultimo sguardo a Fontebranda i cui riflessi acquatici si spandono come gemme preziose sul soffitto e ripartiamo per l’ultima tappa che ti consigliamo in questo breve compendio di visita. Andiamo ora in direzione Porta Camollia, zona giovane e ricca di osterie, frequentata soprattutto di sera. Valicando la porta incontrerai subito la Chiesa di San Pietro alla Magione, un tempo vera e propria magione templare ed ospizio per i pellegrini della Francigena. Prova a percorrere questa zona a piedi e tra proposte gustose e splendide fonti nascoste (di cui ti offriamo qui un altro itinerario) avrai molto da ricordare del tuo viaggio, parola di Carlotta & Luca!

*”Siena ti apre un cuore più grande [della porta che stai attraversando]”, iscrizione su Porta Camollia diretta ai pellegrini della Francigena che da questa porta entravano in città

Palazzo Pubblico, Notturno
Palazzo Pubblico, Notturno – ItalyzeMe CC BY-NC-ND 2.0